La luce blu è naturalmente presente in alta percentuale nella luce diurna, mentre si riduce notevolmente nelle ore serali. Passare una giornata all’aria aperta, per esempio, ci fa assorbire una quantità di luce blu di 30 volte superiore rispetto a un ambiente chiuso.

Ma niente paura: l’esposizione a questa tipologia di luce, se fatta in modo moderato, ha degli effetti benefici sul nostro organismo. Essa, infatti, contribuisce alla produzione di vitamine, regola il nostro equilibrio ormonale, compreso il ciclo sonno-veglia e influisce sul nostro benessere fisico e psichico. Se però l’esposizione a queste onde luminose è prolungata nel tempo, allora può essere dannosa per il nostro occhio.

Quando si parla degli effetti dannosi della luce blu, ci si riferisce soprattutto alla luce emessa dai dispositivi LCD e LED, come gli smartphone, tablet, TV e PC e dai sistemi di illuminazione a basso consumo energetico. Le onde luminose emesse da questi dispositivi ha, infatti, una corta lunghezza d’onda e presenta dunque una più elevata frequenza e energia che può risultare dannosa per i nostri occhi.

Un’esposizione costante e continua alla componente blu della luce di questi dispositivi può provocare infiammazioni congiuntivali e alla cornea, oltre che a danni al cristallino e alla retina.

Effetti nocivi

Effetti sull'occhio

Fissare una fonte luminosa diminuisce automaticamente il numero degli ammiccamenti e quindi la lubrificazione rendendo l’occhio secco e irritato. Fissare per un tempo protratto piccoli elementi sullo schermo retroilluminato affatica la vista e può causare astenopia (affaticamento degli occhi), rossore, irritazione e secchezza oculare.

Effetti sull'organismo

La luce-blu inibisce la secrezione della melatonina causando l’insonnia. Il maggiore affaticamento visivo può, inoltre, causare mal di testa. L'alterazione dei ritmi circadiani dovuta all'insonnia può, infine, provocare cali di concentrazione.

Effetti nel lungo periodo

L'eccessiva esposizione alla luce blu può causare seri problemi oculari nel lungo periodo. Numerosi studi hanno dimostrato che la sovraesposizione a questo tipo di luce può favorire la maculopatia, ossia la degenerazione del tessuto retinico. Gli ultravioletti e la luce blu ad alta energia sono, inoltre, causa di cataratta (l’opacizzazione del cristallino).

Come proteggersi

Oggi sono soprattutto smartphone, tablet, tv e pc (o più in generale gli schermi a led) i principali colpevoli della sovraesposizione alla luce blu. La luce emessa da questi dispositivi ha, infatti, una componente molto alta di lunghezze d’onda nello spettro del blu. Ad oggi è impensabile provarsi dei dispostivi tecnologici, ma impariamo allora a proteggerci.

Si consiglia di utilizzare sempre degli occhiali da vista con lenti che abbiano il filtro per luce blu (detto anche blue control). Questo trattamento ci protegge riducendo l’irritazione e il senso di affaticamento degli occhi, percepito soprattutto a fine giornata e che a volte può causare anche mal di testa. Tale filtro per luce blu migliora inoltre la nitidezza della visione perché permette di focalizzare meglio le immagini sulla retina.

Questo filtro per le lenti oftalmiche è l’ideale per chi lavora in ufficio, in ambienti chiusi molto luminosi e ha la sensazione di affaticamento visivo a fine giornata. 

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Per il benessere dell’occhio è importante proteggersi anche se si passa molto tempo all’esterno, utilizzando sempre occhiali da sole con filtro che protegga al 100% da raggi UV.

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